Sabato 4 marzo
@VILLA GORDIANI (ang. via Prenestina / via Dignano d’Istria)
H 11:00
INTERSEZIONI E INFESTAZIONI TRA SCIOPERI GLOBALI
sabato 4 marzo
Chiamiamo a Roma Est una passeggiata eco-transfemminista che vuole creare un legame tra le mobilitazioni di venerdì 3 marzo, sciopero globale per il clima, e mercoledì 8 marzo, sciopero globale transfemminista.
Saremo per le strade e negli spazi del quartiere per tradurre in pratica l’intersezionalità delle nostre lotte, mostrando la concretezza della condizione di oppressione che corpi ed ecosistemi vivono per mano dell’etero-cis-patriarcato e dell’estrattivismo capitalista.
Come precar3, sfruttat3, vittime di disastri ambientali, responsabili del lavoro di cura, come corpi non conformi che subiscono violenza e femminicidi-lesbicidi-trans*cidi, come abitanti di un ecosistema sofferente e assoggettato, ci riprenderemo le strade con una passeggiata rumorosa che dia finalmente spazio alle voci multi-specie che ogni giorno vengono silenziate.
La crisi ecologica e climatica è sempre più pervasiva e gli agenti attivi che la incarnano rendono corpi e territori sacrificabili e muti.
Da Villa Gordiani, luogo di storie di violenza ma anche di sorellanza* resistente, al lago Bullicante della Ex-Snia, che lotta contro la cementificazione e gli interessi dei privati; ci riprenderemo gli spazi che sono nostri.
Grideremo con rabbia e con amore che la salute dei territori e dei nostri corpi si costruisce con la cura collettiva delle relazioni e dell’ecosistema metropolitano che abitiamo.
Cura collettiva come rigenerazione e come pratica conflittuale, che dia protagonismo alle soggettività femminilizzate e queer per ribaltare le dinamiche di potere esistenti.
Scendiamo in quartiere perché rifiutiamo il regime di sicurezza imposto dal succedersi di governi reazionari e sbirreschi.
Rifiutiamo questa stretta repressiva che ci toglie l’aria, l’attacco repressivo all3 lavoratrici, l’imposizione della precarietà con il taglio del reddito di cittadinanza e il carovita.
Rifiutiamo gli extra profitti delle aziende del fossile e la militarizzazione che li protegge.
Rifiutiamo la retorica della famiglia naturale e delle differenze biologiche di genere che vorrebbero un mondo di violenza patriarcale dove non c’è spazio per le nostre esistenze.
A tutto questo opponiamo i desideri dei nostri corpi indomabili, per una vita bella!