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Per il clima, noi abbiamo un altro piano!

PROPOSTE E COMMENTI DELLA RETE ECOSISTEMICA ROMANA AL PIANO CLIMA DEL COMUNE DI ROMA

Scrivere una strategia di adattamento climatico di una capitale di circa tre milioni di abitanti, nel pieno di un’emergenza ecologico-climatica devastante, dovrebbe essere un impegno tutt’altro che marginale. 

Potrebbe quasi essere il risultato più importante della legislatura di un’amministrazione pubblica. Eppure a Roma non è stato così.

A Roma la strategia è stata scritta con modalità e contenuti altamente discutibili. Non c’è stato alcun lavoro di coinvolgimento di associazioni, collettivi e delle tante parti della società civile che lavorano su tematiche ecologiste. 

Si è parlato di partecipazione aperta alla cittadinanza ma ci sono stati solo alcuni incontri poco pubblicizzati, in orari non agevoli e con un’interazione con il pubblico molto limitata.

La strategia è poi estremamente lacunosa: non propone soluzioni concrete per contrastare il consumo di suolo né prospetta una gestione della risorsa idrica che tuteli le acque e i territori né menziona le tante progettualità che vanno in direzione opposta a quello che il Piano dichiara.

Come può infatti un Comune adattarsi al clima che cambia e allo stesso tempo permettere la cementificazione del Pratone di Torre Spaccata, il disboscamento di ettari di verde per lo stadio a Pietralata o la costruzione dell’inceneritore a Santa Palomba?

L’impressione è che l’unica tutela sia quella del “business as usual”, del turismo di massa e della messa a profitto di ogni angolo di territorio.

Come Rete Ecosistemica composta da movimenti, comitati e realtà ecologiste di Roma e Lazio abbiamo inviato al Comune un documento che evidenzia i limiti e le contraddizioni della Strategia, ma ad oggi nessunɜ di noi ha ricevuto una risposta.

Continueremo la nostra battaglia affinché siano cancellati progetti devastanti come il nuovo porto a Fiumicino o l’edificazione dell’area dell’Ex-Snia, e affinché la questione climatica diventi materia di confronto pubblico e di azione politica non di facciata ma reale e concreta.

Invitiamo anche tuttɜ a prendere parte alla Pedalata Ecosistemica del 22 giugno che attraverserà i luoghi di conflitto sociale e ambientale della città.

Per leggere il contributo inviato al Comune:

PianoClima Rete Ecosistemica